L’amore per l’arte ha spinto Giancarlo Guidi a dedicarsi in tempi recenti alla pittura, ma fin dall’infanzia l’artista ha nutrito una profonda passione per l’espressività artistica. Ciò lo ha portato a studiare i movimenti che più preferisce, tra i quali l’Impressionismo e i macchiaioli, divenuti modelli a cui ispirarsi per la produzione di opere originali, soprattutto nelle componenti cromatiche e nel particolare uso della pennellata. Egli non si ferma all’aspetto formale, ma dipinge la visione poetica della realtà: nelle nature morte, nei paesaggi di campagna o nelle vedute di città viste dalla periferia, pervase di silenziose atmosfere nelle quali l’anima può liberarsi per ricongiungersi con l’infinito. Per Guidi l’arte è dunque un mezzo per rappresentare la spiritualità. Egli dipinge la verità interiore attraverso un calibrato gesto pittorico, che affida al colore l’aspetto comunicativo dell’opera. L’accurata osservazione del soggetto lega ancor più il quadro alla realtà dipinta: operazione che consente all’artista di particolareggiare in misura maggiore l’opera e di distinguere gli elementi presenti, alla luce di un rapporto intimo e personale con l’immagine.La facilità di esecuzione non cela lo studio del disegno, al quale l’artista si è dedicato fin dalla giovinezza, ma anche la dote innata per l’espressione artistica, visibile in un fresco risultato nell’acquerello. Nelle tele dove dipinge immagini originali l’artista dà immediato risalto alla luce, perché essa illumina il quadro, donando vita e concretezza all’immagine ritratta.
(Serena Vernia, giornalista e critico d’arte)
(Serena Vernia, giornalista e critico d’arte)
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