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domenica 19 luglio 2015

Max D'Avanzo il Nolano


Ogni artista che si renda conto della propria missione è un anghelos, un messaggero divino che finalmente schiude le ali per portare messaggi dello Spirito. Ogni artista che si renda conto della propria missione è un pontifex, un creatore di ponti tra cielo e terra e fra terra e cielo. Attraverso le sue opere gli impulsi spirituali cosmici, le grandi forme pensiero, i grandi sentimenti divini diventano umani. E le coscienze umane possono riempirsene, spargerli nella azioni e nelle relazioni terrene, e vibrare verso il cielo. Ora bisogna che gli artisti se lo ricordino… si ricordino di avere una funzione sociale di avanguardia per l’Umanità, che non ha nulla a che vedere con il successo personale… Ma con un talento che se esiste è per aprire le ali e spargere incanto, amore, consapevolezza tutto intorno nella rete umana.
L'Arte dei nostri tempi materialisti è spesso ridotta a competitiva affermazione dell'ego dell'artista. E a prodotto assoggettato alle regole di mercato. Non è più chiaro se l'Arte abbia una funzione e quale. Uno steccato invalicabile si è creato tra circoli artistici e la gran parte dell'opinione pubblica, che raramente apprezza le forme artistiche contemporanee o se ne interessa.
E' come se l'Arte avesse in qualche modo "perso l'anima". In effetti molti artisti hanno perso di vista la missione, la funzione storica e sociale dell'Arte: essere ponte privilegiato tra Cielo e Terra e fra Terra e Cielo. Quella antica e preziosa attività umana che è capace di mettersi in contatto con i mondi dello Spirito. Che sa come compenetrarne le forme materiali (sonore, visive, vitali, minerali, ecc...) in un modo così speciale da far vibrare verso l'alto quanto di buono, vero e bello esiste nell'anima della gente. Di tutti coloro che fruiscono di un'opera d'Arte.
Gli artisti, annebbiati da secoli di materialismo, hanno spesso dimenticato che il talento che è stato loro donato viene dal Cielo e che questo talento, se arricchito dal loro amore per gli altri, ha lo scopo di contribuire alla realizzazione del progetto divino di crescita delle coscienze di tutti.
Ogni vero artista svolge una funzione sacerdotale: quella di essere capace di portare nella materia le idee divine, perché l'Umanità possa avvalersene per innalzare la propria frequenza verso le dimensioni dell'Amore e dello Spirito.
Nel deserto di ideali, nella competizione degli egoismi tipica della nostra epoca, è quanto mai necessario e urgente riportare la speranza e la realtà di un'Arte degna di tale nome.
Un'Arte capace, sull'onda dell'amore cosciente, di superare lo steccato di incomprensione ormai esistente tra gli artisti ed il pubblico, e ricostituire un utile ed efficace dialogo spirituale tra Arte e società. Tra Cielo e Terra e tra Terra e Cielo. Di tornare a svolgere la propria funzione storica di sano ed indispensabile "fertilizzante" della crescita umana.
Una volta le grandi religioni organizzate si occupavano di tenere in vita questa funzione. Ma da tempo hanno dimenticato questo ruolo, prese da altre esigenze.
Riteniamo che nella nostra epoca questo compito vitale spetti alle libere forme di nuove ed antiche spiritualità, che stanno emergendo ovunque con grande forza. Proprio dal loro vitale e libero fermento di coscienza può nascere il germe per una rinascita spirituale dell'Arte.



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