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sabato 2 novembre 2013

Scandalo Girolamini - Patrimonio culturale all'asta


Napoli, 11 febbraio 2013 - Associazione per delinquere finalizzata al saccheggio del patrimonio culturale italiano e peculato. La procura di Napoli sui furti alla biblioteca dei Girolamini ha notificato 14 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. I pm ritengono capo e promotore dell’organizzazione l’ex direttore Marino Massimo De Caro, attualmente detenuto in carcere. Tra i destinatari dell’avviso anche l’ex conservatore della struttura, padre Sandro Marsano. Stralciata la posizione del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, indagato per concorso in peculato.
Hanno ricevuto l’avviso di chiusura indagini Massimo Marino De Caro, quale capo e promotore dell’associazione dedita alla sottrazione dei preziosi volumi; Stephane Delsalle, considerato il braccio destro e operativo di De Caro; don Sandro Marsano, curatore del complesso monumentale, e Luca Cableri, come organizzatori delle attività di sottrazione dei volumi messe a punto dai due promotori; Alejandro Cabello e Victoriya Pavloskiy, quali collaboratori dell’allora direttore della biblioteca De Caro; Paolo Weigandt, Cesar Cabello, Mirko Camuri, Federico Roncoletta, Marco Ceriani, Stefano Ceccantoni e Giuseppe Solmi, come "partecipi al sodalizio, costituito e attivo al fine di smembrare, danneggiare e mutilare il patrimonio librario della biblioteca statale".
Secondo la procura, i sette si occupavano di selezionare, prelevare e trasportare i libri e del 'piazzamento' nelle case d’asta dell’Europa del Nord e presso i mercanti antiquari dei volumi sottratti. Gli indagati sono tutti detenuti in carcere o ai domiciliari, a eccezione di Cesar Abel Cabello, che è latitante, e di Marco Ceriani, che è sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.


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