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domenica 20 novembre 2016

Perché è importante leggere

Foto di Adrien Donot

Ogni volta che apriamo un libro ci prendiamo cura di noi stessi. Lo dicono gli esperti che nella biblioterapia vedono una cura in grado di dare sollievo ai più comuni disturbi dell’umore. Tra le pagine di un libro si trovano le occasioni per riflettere su di sé, per confrontarsi. Ma leggere è utile anche per sviluppare risorse e abilità empatiche. Per vivere meglio, per capire con più facilità le persone che ci circondano.
Fa bene ai grandi e ancor di più ai piccoli: identificarsi con i personaggi di una storia aiuta a scoprire lati nascosti del carattere a buttar fuori paure e ansie. Ma attenzione ci sono libri che possono in questo essere molto più efficaci di altri: la narrativa di De Lillo, Alice Munro e Cechov più dei romanzi rosa riesce a trasformarci in persone più belle. Perché è nei finali aperti e in quelli con molti risvolti psicologici che possiamo esercitare le nostre capacità, e metterle a frutto in modo positivo. Per capire meglio gli altri e per conoscere meglio noi stessi. Cattiverie comprese.
Leggere fa diventare più intelligenti ma bisogna far presto. Per i ragazzi, per insegnargli il rispetto e la lotta ai pregiudizi meglio affidarsi ad Harry Potter, come ha dimostrato uno studio tutto italiano pubblicato dalla rivista Psychologytoday.
Ma anche per chi ragazzo non lo è più da tempo: leggere molto è uno dei fattori protettivi più importanti contro l’invecchiamento del cervello.

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