Risale ad un mese fa, lo sfavillante e contestatissimo spot sulla scuola pubblica, voluto dal Miur e
girato con la presenza del cantante-docente Roberto Vecchioni dal titolo “Porta a scuola i tuoi sogni”. Ebbene quello spot raccontava una scuola che non
esiste, fatta di agi e sicurezze, tecnologie e innovazioni, perfetta fusione
tra passato e futuro. Pertanto anche chi lavora in questo "mondo
fantastico" sembra un privilegiato
un “magister” nel senso latino che infonde amore e consigli, dove più
che insegnare "impara" e che data la perfezione che lo circonda
potrebbe lavorare 6,8,10,20 ore in più a settimana. Eppure chi lavora in questo
mondo fantastico conosce bene la realtà, fatta di privazione anche dei servizi
essenziali e di luoghi pericolosi e pericolanti.
Da questa considerazione nasce il
“neorealistico” spot del cine-tv Rossellini, una reinterpretazione realizzata
da alcuni ragazzi, ragazze e docenti dell’ Istituto di Stato per la
Cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini” di Roma, noto per essere
l’unica scuola statale di cinema in Italia.
Eppure la conclusione è la stessa ma
senza trucco o cerone: “I sogni nascono anche qui… la vera scuola pubblica”.
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