Venezia: Il fatto è
avvenuto vicino a Campo San Giacomo dell'Orio, dove il pittore Aras Kefayati di
origine iraniana , privo dei permessi per esercitare l'attività in strada, era
stato avvicinato dai vigili che in diverse altre occasioni lo avevano invitato
a regolarizzarsi. La situazione è subito degenerata: nel video si vede che il
gruppo di 6 vigili cerca di farsi consegnare tele e cavalletto dall'artista, un
uomo di origine iraniana; lui reagisce, trattiene con forza le proprie cose,
protesta vivacemente mentre le persone che transitano sul Ponte del Megio
iniziano ad inveire contro le forze dell'ordine. Nel trambusto l'uomo finisce
in acqua (dalle immagini non si capisce se sia stato spinto o si sia gettato).
Finale con serie di insulti e invettive da parte dei passanti nei riguardi dei
vigili.
I vigili sostengono di aver fatto rispettare le regole ma l'assurdo di questa vicenda sta nel fatto che in Italia sono sempre i soliti a dover rispettare la legge e tra i soliti ci sono sempre gli ultimi. Nel paese della cultura, dell'arte e del turismo gli artisti restano i più bistrattati, sfruttati e umiliati. Senza una seria politica che valorizzi questo settore continueremo ad assistere a queste scene di povertà culturale. L'arte è forse l'unico settore che non dovrebbe essere regolato da leggi e leggine, purtroppo non è solo un pittore a cadere in acqua ma un paese intero.
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