La grandezza di un condottiero sta anche nella
leggenda che è capace di ispirare. MasterCard ti porta alla scoperta della
mostra “L’arte del Comando: l’eredità di Augusto”, raccontata, solo per gli
iscritti a Priceless Rome, da Orietta Rossini e Claudio Strinati.
Martedì 22 luglio noi c’eravamo e ad onor del vero
è stata un’esperienza davvero unica.
Abbiamo constatato che vivere un luogo carico di
storia come l’Ara Pacis da una nuova prospettiva non ha veramente prezzo.
Indubbiamente chi opera nel settore dei beni
culturali ha spesso visitato luoghi importanti senza la ressa tipica del Maggio
dei Monumenti o delle notti gratis al Museo tanto care ad una subcultura di
massa che vorrebbe trasformare il patrimonio culturale in un discount a ribasso
da offrire ad una moltitudine priva di qualsiasi sentimento di cittadinanza
attiva.
“Il patrimonio è di tutti” e mentre lo si grida ai
quattro venti una mega costruzione abusiva distrugge una costa, una piazza
storica viene sventrata e perde la sua identità, ancora un muro affrescato
crolla a Pompei e tutti voltano lo sguardo dall’altra parte per dimenticare
quelle rovine, che non rappresentano la nostra identità ma che sono solo
ostacoli poco funzionali per l’idea di metropoli che molti sognano e
accarezzano dai tempi del boom economico, educando intere generazioni a pensare
che il nostro patrimonio si componga di beni inutili come inutili in termini
professionali sono stati negli anni i corsi di studio Universitari e
post-Universitari rivolti alla conservazione e alla valorizzazione del
patrimonio storico artistico.
Qualcuno si scandalizza nel sapere che esistono
esperienze come quella organizzata da MasterCard, troppo elitarie perché
rivolte ad un pubblico facoltoso (che non si capisce per quale motivo debba
essere sempre sinonimo di ignorante), a porte chiuse (la visita all’Ara Pacis e
alla mostra si è svolta alle ore 19.30 dopo l’orario di chiusura del sito). Mix di parole e demagogia di chi anche in
tempi di crisi con questo sapiente esercizio ci campa e che al “fare”
preferisce il “dire”.
Alle 19:30 eravamo una cinquantina di persone in
attesa delle nostre guide d’eccezione il Prof Claudio Strinati (noto storico
dell’arte) e la dott.ssa Orietta Rossini (coordinatrice del Museo dell'Ara
Pacis di Roma).
Dopo una breve presentazione è iniziato il tour che
si è svolto in due momenti.
Il primo con la visita all’Ara Pacis (altare
dedicato da Augusto nel 9 a.C. alla Pace nell'età augustea) che il Prof.
Strinati ha illustrato in modo sapiente affascinando tutti i presenti con
dovizia di particolari.
Ogni parte del monumento è stato analizzato, partendo dalla storia della sua erezione fino ai misteri che ancora oggi lo caratterizzano
Interessante scoprire (distinguere) le parti
originali dai calchi che replicano quelli perduti.
Il Prof. Strinati ha descritto come l’Ara Pacis si presentasse ai tempi di Augusto e come fosse inserita nello spazio circostante (la modernità ormai ha cancellato tutto). Poi tante proiezioni mentali e rimandi alla storia hanno impreziosito l’intervento di Strinati che ha rapito le fantasie e la mente di tutti i presenti, alcuni (compresi molti giornalisti) in “religioso” silenzio.
Verso le 20:30 è iniziata la seconda fase ovvero la
visita alla mostra “L’arte del Comando: l’eredità di Augusto” che è stata
descritta in modo molto interessante dalla dott.ssa Orietta Rossini. Indubbiamente il “pathos” e l’entusiasmo con
il quale ci è stata esposta ha reso la mostra più interessante di quello che
realmente è. Per chi fosse interessato a
vedere numerosi reperti di età augustea sarà deluso perché l’idea del percorso
espositivo si snoda nei secoli e quindi spazia dall’età romana fino al ventennio fascista.
Alcuni pezzi esemplificativi per epoca, pochi molto
interessanti (un Rubens sopra tutti) e tanta “propaganda”.
In questo, lo spirito di Augusto è stato ricreato
in pieno, ovviamente il grande assente Svetonio (ma per vederlo dovremmo
aspettare una mostra sull’arte del dissenso al potere).
Un bel video 3d, realizzato ovviamente da un’Università
straniera, ricrea lo stato dei luoghi e lancia un’ipotesi sulla realizzazione
dell’Ara Pacis molto suggestiva. Allestimento raffinato e un valido utilizzo
delle luci valorizza le opere d’arte presenti.
Al termine della visita una deliziosa cena sulla
terrazza dell’Ara Pacis con il Prof Claudio Strinati, la dott.ssa Orietta
Rossini e tutti i partecipanti e sullo sfondo una vista mozzafiato con uno
spaccato della città eterna.
Senza ombra di dubbio Priceless Rome ha centrato
l‘obiettivo e la Città Eterna si conferma il luogo più amato e offre la sua grande bellezza a chi sceglie di
osservarla.
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