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sabato 11 ottobre 2014

SAN PIETRO IN VINCOLI: MUTO PER 50 ANNI, TORNA ALLA VITA L’ORGANO ALARI (1686)-PRIORI (1884)

Dopo due anni e 7 mila ore di lavoro, torna a suonare uno degli strumenti storici più importanti d’Italia.
Sabato 11 ottobre Conferenza-Concerto per l’inaugurazione dello strumento.
Domenica 12 Messa solenne celebrata dal Cardinale Donald William Wuerl
(Ingresso libero fino ad esaurimento posti)


Roma, 11 ottobre 2014 – Dopo due anni e oltre 7 mila ore di sapiente restauro, torna a suonare l’antico organo Alari (1686)-Priori (1884) della Basilica di San Pietro in Vincoli, uno dei più importanti strumenti storici di Roma e d’Italia.
 Il suo ritorno alla vita sarà salutato in Basilica sabato 11 ottobre, alle 18.30, con una Conferenza a cura del M° Organaro Michel Formentelli, responsabile del restauro e con un Concerto per solo organo, che vedrà alternarsi alla tastiera prima il M° Francesco Saverio Colamarino (Organista al Grande Organo del Giubileo del 2000 della Basilica di S. Maria degli Angeli) e, successivamente, il Giandomenico Piermarini (direttore del Conservatorio A. Casella di L’Aquila e primo Organista nella Arcibasilica Papale di S. Giovanni in Laterano). L’evento continuerà l’indomani, domenica 12, quando nel corso della Messa solenne, officiata dal cardinale Wuerl, verrà eseguita musica d’organo, e il coro Eos diretto dal M° Barchi accompagnerà la liturgia.
 Muto da oltre mezzo secolo, da quando un intervento non adeguato sembrava averne irrimediabilmente danneggiato alcune componenti, l’antico strumento rappresenta un enorme tesoro del patrimonio artistico e culturale italiano. Costruito su una splendida cantoria seicentesca posta proprio di fronte al gruppo marmoreo del Mosè di Michelangelo, nella prestigiosa basilica romana, l’organo Alari(1686)- Priori (1884) si impone per vetustà e magnificenza fra i più importanti con quello di San Giovanni in Laterano, costruito da Luca Blasi per il Giubileo del 1600, e con quello di San Giovanni dei Fiorentini, costruito da Giuseppe Testa nel 1673.

Per il restauro dell’antico strumento, promosso e finanziato dal Cardinale Donald William Wuerl, del titolo presbiteriale di San Pietro in Vincoli, ci sono voluti circa due anni e oltre 7 mila ore di lavoro, condotte con sapiente perizia a Camerino dal laboratorio artigiano Formentelli, specializzato nel recupero e restauro di organi antichi e altri strumenti da tasto.
L'organo di San Pietro in Vincoli, costruito nel transetto sinistro da Giacomo Alari nel 1686, ha una splendida cassa interamente dorata, ricoperta di stucchi, festoni e statue. Per lungo tempo si era ritenuto che soltanto le canne di facciata, oltre la cassa, fossero sopravvissute, mentre nell'interno vi fosse collocato un organo interamente rifatto da Attilio Priori nel 1884, come si legge nel cartiglio posto sopra la tastiera.
Da una recente ispezione, confermata poi dall'accurato esame eseguito in laboratorio dopo lo smontaggio dello strumento, si è potuto appurare invece che il materiale fonico sei-settecentesco è stato interamente salvato per la sua eccellente qualità e riutilizzato nel rifacimento del Priori. Egli infatti si è limitato ad aumentare l'estensione delle note nei bassi e negli acuti aggiungendo canne nuove ed arricchendo lo strumento di alcuni nuovi registri secondo il gusto dell'epoca


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