L'operazione artistica di Vincenzo Ruggieri affonda le sue radici nel
passato e precisamente nella tradizione del mosaico. Egli però usa tale tecnica
in maniera nuova, sostituendo alle tradizionali tessere marmoree, frammenti
informi di pietre colorate. Così i colori naturali sapientemente accostati
danno vita a visioni di una realtà oggettiva sempre attenta al dato
naturalistico che evidenzia l'appartenenza dell'artista alla schiera di
operatori che prediligono un rapporto diretto con la natura, interpretata
sempre con lirismo e immediatezza percettiva. Notevole, nelle sue opere, l'uso
del chiaro-scuro, mezzo questo che, gli consente di infondere alle immagini
quel senso plastico che le fa emergere imponendole all'occhio dell'osservatore.
Le diverse tonalità delle pietre utilizzate con certosina pazienza, unitamente
ad equilibrati contrasti, danno all'opera di Ruggieri, senso di profondità
prospettica, pervenendo a risultati finali carichi d'inventiva compositiva,
sempre, comunque, nel rispetto dei canoni della visione. In sostanza siamo di
fronte ad una produzione piacevole, appagante la vista, pregnante di
sentimento, portatrice di istanze proprie della gente del Sud. E' facile identificarsi
nell'opera di Ruggieri, dato che la stessa non occulta intellettualismi di
correnti artistiche, ma al contrario è sintesi di mestiere, quello del
mosaicista, e di una sensibilità propria della gente, che nelle immagini
ricerca immediatà fruibilità, per appagare il proprio gusto estetico. (Commento
critico del Prof. Nicola Cesari)
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