Sono i campioni della lotta-pugilato che in Senegal è lo sport nazionale e riempie gli stadi. Guadagnano fino a 250 mila euro a incontro: vincere significa sconfiggere la miseria. E tra vudù e sangue, sono pronti a tutto
La lotta senegalese è una lotta tradizionale africana tra le più antiche e strutturate. La si può definire un insieme di rito, sport, spettacolo ed è la disciplina agonistica più seguita. L'incontro è preceduto da una cerimonia folcloristica. I lottatori sono accompagnati da griot che suonano i tamburi, dal marabout che li benedice, e da donne che cantano per incoraggiamento.
Riti propiziatori da parte degli atleti vengono compiuti in un momento antecedente l'incontro: aspersione del corpo col latte, rottura delle zucche, esibizione degli amuleti e danze autoctone.
La lotta vera e propria consiste in un combattimento corpo a corpo, a mani nude e sulla sabbia e termina con l'atterramento di uno dei lottatori. I campioni Tyson e Bombardier sono i più conosciuti.
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